Ricerca libera
09-03-2022
Perchè i bambini ci chiedono di raccontare una storia?
Come lo storytelling può aiutare nella crescita del bambino.
Vorrei provare con questo breve articolo a rispondere insieme a questa e altre domande che i genitori spesso mi fanno quando faccio loro brevi consulenze psicologiche sulla genitorialità. Ci chiedono di raccontargli una storia perché attraverso le immagini delle storie, piano piano costruiscono la loro personale e unica visione del mondo, attraverso le storie possono essere fate, principi, guerrieri, supereroi e molto altro che nella vita quotidiana non gli è possibile essere. Io sono una fan delle storie, di tutte le storie, quelle a lieto fine, quelle malinconiche e tristi e quelle che non si capisce il finale; adoro soprattutto la possibilità che le storie mi danno di vivere per un po la vita di qualcun altro, indossando panni e sentimenti di questo altro. Nella mia esperienza con i bambini in terapia, le storie sono fondamentali, li aiutano a parlare di loro, diventano così i protagonisti di ciò che mi raccontano e riescono a far vivere ai personaggi le emozioni che forse hanno paura di vivere loro.. Quando i genitori arrivano da me in consultazione, che sia in studio o nella scuola dove lavoro come psicologa, consiglio sempre libri, libri da leggere insieme ai bambini soprattutto, libri per creare legami, libri che diano spunti e possibilità di parlare di qualche fatica che stanno vivendo come bambini o come famiglie. Allora cè stato il libro per Martina che faceva fatica a separarsi dalla sua mamma al mattino alla scuola dellinfanzia, un libro che racconta come mamme e bambini siano legati da un cordoncino invisibile ma tanto tanto elastico che va da un cuore allaltro e basta tirarlo un po per sentire la mamma più vicina*; il libro per Giulia che aveva perso la nonna da poco per un brutto tumore e non riusciva a capire come mai nonna non fosse più con lei, ma con il suo libro comprese che la nonna è e sarà sempre un pezzetto di lei **; il libro per Andrea che non voleva mangiare e rifiutava qualsiasi cosa i suoi genitori gli proponessero, quel libro che parlava di un coccodrillo che voleva mangiare un bambino ma non era abbastanza forte per farlo ***. Poi ci sono i genitori che non sanno come comunicare notizie belle e brutte, dalla malattia di un parente, alla nascita di un fratellino, anche qui ci sono dei libri bellissimi che ci aiutano e che trovano per noi le parole giuste, perché i libri fanno anche questo, non sono meri oggetti, ma sono vivi, ci aiutano e ci confortano. La nonna addormentata ad esempio ci parla della nonna anziana che ha la demenza senile e pare addormentata sul suo letto, E io dove stavo? consigliatissimo ai genitori per parlare della sessualità ai propri figli.. Leggere insieme costruisce la relazione, leggere insieme però non è sempre semplice, di seguito scrivo un breve vademecum: Trovare uno spazio tranquillo e il più possibile silenzioso. Ritagliare un tempo adatto alla storia, ai bimbi non piace che si rimanga a metà del racconto, inoltre fanno un po fatica fino ai 5-6 anni a tenere a mente quello che abbiamo letto il giorno prima; se la storia è lunga ma il bimbo vuole leggerla ugualmente spieghiamogli che non la finiremo in una sera e proviamo a fare un piccolo riassunto della puntata precedente. Scegliere insieme la storia e magari aiutarli a dirigersi verso un argomento che risulta importante per la loro crescita in quel preciso momento. Accettare anche che leggeremo spesso la stessa storia per parecchie volte, i bambini hanno bisogno di ripetitività per apprendere e sperimentarsi. Leggere con intonazione, facendo comprendere il dialogo tra i personaggi, provando a modificare la voce con i vari protagonisti. Se ci sono figure, fermarsi a farle vedere ai bambini, arricchiranno la storia e li aiuteranno a immedesimarsi nei personaggi. E con i bambini più grandi cosa fare? Dare loro lesempio, a me piace in estate quando i tempi sono più dilatati e meno frenetici, istituire un momento di lettura collettiva: ognuno prende il suo libro e lo legge nella stessa stanza del resto della famiglia, così pur mantenendo i gusti di ognuno, si legge insieme.. vedrete che bei momenti da sbirciare da dietro il libro.. Leggete, leggete, leggete leggere alimenta la fantasia e la creatività vostra e dei vostri figli, perchè tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano A. de Saint Exupery. Bibliografia *Emanuela Nava, Mamma nastrino e papà luna, Battello a vapore, 2006. ** Melanie Walsh, Non la vedrò più la nonna?, Motta junior, 2014. ***S. Donnio, D. de Monfreid, Mangerei volentieri un bambino, BabaLibri, 2004 . R.Parmeggiani J. Vaz de Carvalho, La nonna addormentata, Kalandraka editore, 2014. Manning B. Granstrom, E io dove stavo?,Editoriale Scienza, 1997.