Lo Studio
La dottoressa Rossella Dartizio è Psicologa Psicoterapeuta libera professionista in ambito clinico e nella formazione. Riceve nello studio di Como che condivide con due colleghe di università.
Svolge la libera professione dal 2009 occupandosi di bambini, adolescenti e adulti.
É Psicoterapeuta di Gruppo presso le Comunità di Tossicodipendenti a doppia diagnosi dell′Associazione Cascina Verde.
É...
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Chi sono
La dottoressa Dartizio si è laureata in Psicologia Clinica e Neuropsicologia presso l′Università degli Studi di Milano Bicocca con una tesi sperimentale in Psicologia Clinica (prof. Fabio Madeddu).
Si è specializzata in Psicoterapia Psicoanalitica individuale e di gruppo presso Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo di Milano (IIPG); dove ha imparato a integrare la psicoanalisi classica freudiana con i nuovi orientamenti di D.Winnicott., M.Klein e soprattutto W.Bion, padre della Psicoanalisi di Gruppo.
Ha sempre affiancato la sua formazione con esperienze cliniche che le hanno permesso di integrare teoria e pratica.
Il mio Approccio
Svolgo il mio lavoro con entusiasmo e mi piace affrontare le situazioni, anche complesse che richiedono il mio intervento, anche in ottica multidisciplinare. Ho una rete di colleghi con i quali collaboro e mi confronto rispetto a specifiche situazioni (psicologi con diverse specializzazioni e competenze, psichiatri, avvocati, educatori, assistenti sociali).
Tra le mie aree di interesse e di competenza specifica, oltre alla psicoterapia individuale e di gruppo, vi sono l′ambito della psiconcologia e dell′elaborazione del lutto; mi occupo inoltre di età evolutiva aiutando bambini, adolescenti e le loro famiglie ad affrontare momenti di empasse evolutivo che porta disagio psicologico e relazionale.
Il mio orientamento psicoanalitico mi porta ad aiutare le persone a trovare dentro sé le risorse per affrontare le difficoltà che stanno attraversando, promuovendo l′integrazione tra esse e le emozioni attribuite agli eventi attuali e/o alla loro storia, nonchè aspettative e desideri non sempre consapevoli.
Presupposto del mio agire professionale è che ognuno di noi costruisce il proprio modo di relazionarsi a se stesso, agli altri e al mondo, in modo unico, peculiare e irripetibile e che non esistono soluzioni universali e risposte valide per tutti.
La presa di consapevolezza del nostro modo di essere, dei nostri meccanismi di difesa e la loro accettazione sono il nucleo centrale della terapia, in cui accompagno le persone, siano esse adolescenti o adulti, a trovare le loro soluzioni uniche e personali alle sfide della vita.
Utilizzo setting di lavoro flessibili (individuale, gruppo e gruppi familiari) in relazione agli specifici bisogni della persona e agli obiettivi del lavoro, che costruisco con i miei pazienti.
Mi rivolgo prevalentemente al pubblico; svolgo anche degli interventi formativi rivolti a professionisti dell′area sociosanitaria
  • CONSULENZA A SCUOLE E ISTITUTI IN MERITO A BULLISMO E CYBERBULLISMO

  • CONSULENZA PER DIPENDENZE PATOLOGICHE DA SOSTANZE, ALCOL E TECNOLOGIA

  • CONSULENZA PER DISTURBI DELL′ALIMENTAZIONE (in collaborazione con la dottoressa Serena Caldarazzo, Biologa Nutrizionista)

AMBITI DI INTERVENTO

ETA' EVOLUTIVA E INFANZIA
Nel corso dello sviluppo del bambino le situazioni critiche che possono creare degli ostacoli ad una crescita armonica e serena possono essere molteplici, come molteplici sono le manifestazioni sintomatiche a volte sottovalutate.
Può succedere ad esempio che un bambino rifiuti il cibo o che accetti solo pochi alimenti selezionati, che mangi con voracità o che impieghi tempi biblici per finire. Il bambino può avere difficoltà nel dormire da solo oppure può avere frequenti risvegli notturni caratterizzati da ansia o può far fatica ad addormentarsi.
Alcuni bambini possono essere eccessivamente oppositivi e assumere continui comportamenti di sfida, possono non rispettare le regole o stremare il genitore al punto che gli venga concessa la totale autonomia di azione.
A scuola possono manifestarsi problemi di ordine caratteriale che spaziano dalle difficoltà di socializzazione, alla mancanza di attenzione, iperattività, calo del rendimento, somatizzazioni di diversa natura (mal di pancia, di testa?), rifiuto della scuola. Il bambino può attraversare periodi di tristezza eccessiva, di eccessiva irritabilità, di chiusura.
Questi e altri comportamenti del bambino sono sempre il segnale di un malessere interno.
C′è poi da considerare che i bambini, per via della loro immaturità strutturale, fanno fatica ad esprimere quello che sentono, spesso non sono consapevoli dei loro stati emotivi e manifestano il disagio attraverso il loro corpo con disturbi di ordine psicosomatico. Queste diverse forme di sofferenza psichica infantile possono compromettere la possibilità di una crescita armoniosa e serena e le potenzialità di sviluppo cognitivo-emotivo del bambino.
Un bambino può essere consapevole del suo stare male ma spesso si può sentire inadeguato, cattivo, non all?altezza andando ad alimentare i comportamenti che esprimono la sua sofferenza emotiva. Dal momento che un bambino non è in grado da solo di cercare aiuto, il compito di farlo spetta ai genitori e agli adulti di riferimento (insegnanti, educatori, parenti, amici di famiglia).
Una volta chiesta la consulenza lo psicologo valuterà la situazione a partire da un colloquio con i genitori e da una prima osservazione del bambino; dopo un′attenta valutazione diagnostica della problematica presentata, il percorso che verrà proposto vedrà sicuramente coinvolte le figure genitoriali al fine fortificarne le competenze educative e la capacità di cogliere e comprendere i bisogni particolari e il disagio del proprio bambino, e in taluni casi la scuola e gli educatori di riferimento.
ADOLESCENZA
Mi occupo di diverse situazioni che segnalano la presenza di una sofferenza nei pre-adolescenti e negli adolescenti, per esempio: ansia, fobie, sintomi depressivi, ritiro sociale, disturbo oppositivo provocatorio o disturbi della condotta alimentare.
Queste fatiche si esprimono in un periodo di ridefinizione della propria personalità, come quello tra i 12 e i 18 anni. É di per sè delicato e complesso, e a volte le risorse personali e familiari non riescono a far fronte ai cambiamenti del periodo, che portano ai sintomi.
Importantissima in questa fase è la presenza dei genitori come facilitatori del processo di separazione ed individuazione tipico dell’età e dei compiti evolutivi dell’adolescenza.
Nei percorsi proposti punto alla strutturazione di setting flessibili (individuali, genitoriali e familiari), affiancando al lavoro individuale il coinvolgimento delle figure di riferimento principali dei ragazzi (genitori, caregiver, insegnanti, altre figure di riferimento, se necessario), con l’obiettivo di attivare il più possibile le risorse del contesto di vita.
Con gli adolescenti, considero importante salvaguardare lo spazio di lavoro a loro riservato, negoziando insieme il coinvolgimento delle figure adulte di riferimento.
All′inizio del percorso è previsto almeno un primo incontro con entrambi i genitori e/o altri caregiver, al fine di conoscere il contesto di esordio del problema, di avere vertici osservativi diversi, di analizzare i bisogni e le aspettative di intervento.
Si valuta poi come procedere, se coinvolgere il minore in un lavoro diretto oppure continuare con il lavoro sul contesto di riferimento (familiare ed extrafamiliare).
In caso di lavoro diretto con il minore, è necessario che gli esercenti la potestà genitoriale sugli aspetti sanitari diano loro consenso scritto (art. 33 codice deontologico degli psicologi).
I percorsi possono avere durata breve, media o lunga in funzione degli obiettivi concordati. La frequenza delle sedute, almeno nella prima fase, è generalmente settimanale e viene poi rivalutata durante il percorso, in relazione alle diverse esigenze e agli obiettivi del lavoro.
ADULTI
Gli interventi offerti sono:
  • Consulenza psicologica
  • Supporto psicologico e psicopedagogico
  • Psicoterapia individuale e di gruppo

Mi occupo di diverse problematiche che provocano sofferenza nelle persone, quali, per esempio, disturbi d’ansia (attacchi di panico, fobie, ansia diffusa), disturbi alimentari (anoressia, bulimia, obesità), disturbi dell’umore (depressione, distimia), disturbi complusivo-ossessivi, problemi affettivi e relazionali, disturbi di personalità, problemi di insicurezza e di autostima.

Il setting di lavoro è co-costruito con il cliente, coerentemente con l′orientamento psicodinamico.
I percorsi possono avere durata breve, media o lunga in funzione degli obiettivi concordati.
La frequenza delle sedute, almeno nella prima fase, è generalmente settimanale e viene poi rivalutata durante il percorso, in relazione alle diverse esigenze e agli obiettivi del lavoro.
Si può utilizzare il setting vis a vis, oppure il lettino.
PSICONCOLOGIA
La diagnosi di tumore può portare la persona a sentirsi bloccata, non percepire vie di uscita, cadere in una grave depressione, o sentire angoscia ed ansia profonda poichè non sa come affrontare questo evento. Il senitrsi in pericolo di vita può portare la persona a non dare più valore alla vita stessa, alle sue relazioni amicali e familiari, al sentirsi imprigionato dalla malattia e impotente; inoltre le terapie contro i tumori (chemioterapie, radioterapia) possono avere effetti collaterali sul paziente che lo debilitano ulteriormente, in questi momenti il sostegno psicologico si rivela fondamentale per aiutare la persona ad affrontare la crisi che il cancro porta nella propria vita. Uno psicologo psicoterapeuta specializzato può aiutare la persona ad affrontare questa fase di malattia potenziando o attivando le risorse del paziente.
Per questo è indicata una psicoterapia breve, che attivi il paziente sull′oggi e lo aiuti nell′affrontare l′evento della malattia, qualunque sia la prognosi e l′aspettativa di vita. La psicoterapia e il sostegno psicologico possono essere anche rivolti ai familiari del paziente.
Servizi offerti:
  • sostegno psicologico al paziente;
  • sostegno psicologico al familiare;
  • psicoterapia breve ad orientamento psicoanalitico al paziente;
  • gruppi di sostegno psicologico per i familiari;
  • psicoterapia di gruppo per i pazienti.
ELABORAZIONE DEL LUTTO
Quando si perde una persona cara, la vita viene sconvolta. Ci si sente scossi nella profondità dell′esistenza. I sentimenti possono essere intensi e contraddittori, oppure ci si può sentire come congelati, completamente paralizzati.
Inizialmente, i parenti e amici cercheranno di essere il più possibile vicini, di aiutare a gestire la quotidianità nonostante il grande sconforto e il vuoto che si sperimenta.
Alcune persone si mostrano imbarazzate, incapaci di accogliere la vulnerabilità. E presto gli inviti a guardare avanti, riprendere a vivere, cercare di dimenticare non bastano più, anzi provocano irritabilità. Non si è affatto in grado di farlo: ci si sente incompresi e ancora più soli.
Il processo di elaborazione del lutto è lungo e tortuoso; ciclicamente si vivono periodi di relativa serenità, per poi sprofondare di nuovo nella disperazione. Elaborare i vissuti della perdita e del lutto che portano con sé disorientamento, rifiuto, panico, disperazione, rabbia, isolamento, depressione e sensi di colpa e affrontare gli inevitabili e necessari cambiamenti interni ed esterni, comporta un travaglio difficile da superare da soli, in particolar modo in quei casi in cui accade tutto improvvisamente. Si può allora provare il bisogno di comprensione, di incontro con persone nella stessa situazione con le quali condividere il vissuto, e di un aiuto competente.
Il lutto è il lento processo di ridefinizione del mondo e della realtà privati della presenza di una persona che ci era particolarmente cara. Per questo ha bisogno di un particolare spazio-tempo che spesso è difficile trovare nella società frenetica come la nostra, ma che è possibile creare e trovare in un aiuto competente di uno psicologo psicoterapeuta esperto.
Sono da sempre attenta alla mia formazione specifica per essere il più preparata possibile nello svolgere il mio lavoro.
La poliedricità del trattare sia età evolutiva che età adulta, mi permette di aiutare le persone nel loro ciclo di vita e nei differenti ruoli che nel corso della vita si ricoprono: figli, genitori, marito, moglie.
La rete di colleghi che nel corso del tempo ho costruito mi permette di avere continuo confronto e vertici diversi dai quali guardare il mio lavoro.

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Dottoressa Rossella Dartizio

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